Cos’è il palloncino intragastrico
Si tratta di una capsula che, una volta ingerita e posizionata nello stomaco, viene gonfiata per occupare spazio e ridurre la capacità di assumere cibo. Il palloncino intragastrico ha avuto un certo interesse in passato, ma la richiesta è oggi drasticamente calata. Questo è dovuto, in parte, ai costi elevati. Il prezzo iniziale è circa di 3.500-3.700 euro, ma spesso non basta un solo palloncino: l’effetto anoressizzante tende a diminuire già dopo 2-3 mesi, rendendo necessario inserirne un altro. È ovvio che un’operazione del genere comporta ulteriori spese e impegno, senza garantire risultati duraturi. Dopo pochi mesi, molti pazienti si trovano a combattere con un ritorno della fame, spesso persino amplificata perché il corpo, dopo aver subito restrizioni meccaniche, reagisce con un aumento dell’appetito. E sappiamo bene che l’obesità è una malattia cronica, con una forte tendenza alla recidiva. Ecco perchè nella maggior parte dei casi investire tempo, denaro e sforzi nell'applicazione del palloncino intragastrico può rivelarsi inefficace.
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Effetti collaterali e rischi del palloncino intragastrico
L'inserimento del palloncino richiede una procedura delicata. Il paziente deve ingerire una capsula che, una volta nello stomaco, viene gonfiata sotto controllo medico. È indispensabile che il palloncino intragastrico venga posizionato correttamente per evitare complicazioni: se, ad esempio, si gonfia nell’esofago anziché nello stomaco, possono insorgere gravi problemi. La tecnica del palloncino intragastrico per dimagrire è controindicata per chi ha patologie gastrointestinali preesistenti, che purtroppo sono molto comuni nei pazienti affetti da obesità o sovrappeso. Non mancano nemmeno gli effetti collaterali, tra cui:- Nausea e vomito: particolarmente intensi nei primi giorni dopo l’inserimento.
- Dolori addominali: che possono durare anche diversi giorni.
- Senso di pesantezza e fastidio cronico: che compromette la qualità della vita.
- Complicazioni nutrizionali: come la riduzione del potassio nel sangue, dovuta alla difficoltà di alimentarsi e idratarsi adeguatamente.