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I nuovi farmaci per dimagrire sono difficili da prendere?

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No, se li prescrive il tuo endocrinologo! È bello sognare, un giorno, di salire su una Ferrari e partire a tutta velocità pensando di essere Leclerc…alla prima curva andrei dritto fuori dalla pista!   È bello anche sognare di comprare in farmacia, o farsi dare dall'amico compiacente, una bella scatola di Wegovy per la gestione del peso o di Mounjaro e dimagrire 10 chili in un mese! Ma, purtoppo, andresti a sbattere contro il muro, per tantissime ragioni.  Sono il Prof. Enrico Filippini e da più di 35 anni sono il direttore sanitario del Poliambulatorio e specialista endocrinologo. Dedico la mia vita ad aiutare i pazienti a dimagrire nel modo giusto e migliorare la qualità della loro vita. In questo articolo voglio elencarti i motivi per cui è davvero rischioso prendere i nuovi farmaci dimagranti senza prescrizione medica.   

I dosaggi 

Le fiale di Wegovy vanno da un dosaggio di 0,25 milligrammi a 2,4 mg, quasi dieci volte il dosaggio minimo!  Le fiale di Mounjaro da 5 mg ai 15 mg, cioè tre volte. Perché?  Perché il medico decide il dosaggio di partenza e procede secondo la sua esperienza con eventuali dosaggi successivi, progressivi (ma non necessariamente)    Perché servono diversi dosaggi? Per ottimizzare l'effetto dimagrante ma soprattutto per utilizzare il dosaggio a seconda di eventuali potenziali indicazioni e controindicazioni del paziente. Inoltre, sono necessari per minimizzare i potenziali effetti collaterali.
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I disturbi gastrointestinali 

I disturbi gastrointestinali sono frequenti con i farmaci dimagranti di nuova generazione. L'endocrinologo esperto nella metodica può decidere di prevenire gli effetti come nausea, vomito, disturbi intestinali associando gastroprotettori o altri principi attivi.

Il prezzo

I nuovi farmaci a base di incretine (tipo il Wegovy) sole e associate tra loro (come nel caso del Trulicity) sono costosi e, ad oggi, non rimborsabili da assicurazioni e servizio sanitario e non detraibili fiscalmente.  Questo tipo di terapia rischia di diventare una cura solo per ricchi. Il medico esperto può, al contrario, utilizzare tutti i suoi strumenti a disposizione, e sono tanti, per ottimizzare la spesa farmacologica.  Per esempio, i farmaci galenici, l'associazione bupropione naltrexone, principi attivi indicati contro la fame patologica e molto altro che può ridurre notevolmente la spesa per dimagrire.

L’effetto plateau

Lo sai che il nostro organismo, ma soprattutto quello delle persone sovrappeso, tende a bloccarsi su un peso condizionante?  80, 100, 130 chili sembra che inizino a scendere, la dieta e il farmaco funzionano, ma ecco che il corpo reagisce e stabilizza il peso perso che non va più giù...  Questa esperienza l'hanno vissuta direttamente tutti coloro che soffrono di forte sovrappeso ma anche molte persone che litigano costantemente con la bilancia.  Cinque chili persi con il sangue e recuperati in un weekend! Per questa ragione è assurdo credere che un solo farmaco, con un dosaggio magari poco indicato per il paziente, possa fare il miracolo di ottenere una grande perdita di peso, veloce e soprattutto di mantenerla nel tempo.  Perché, intendiamoci bene, lo scopo non è fare le cicale del peso, perdere 15 kg per l'estate e rimetterne 20 in autunno. Il nostro scopo è dimagrire per sempre, stare in buona salute, crescere i nostri figli e, possibilmente, aiutarli a crescere i loro.

Il mantenimento

Ed eccoci alla questione principale: come fare il mantenimento dopo aver assunto i nuovi farmaci? Assumerli a vita? Non direi, visto l'effetto plateau.  È facile che assumendo lo stesso farmaco si faccia la fine del gambero!  Ricordo che la tendenza ad ingrassare di solito dura tutta la vita e anzi peggiora, per esempio con la menopausa e l'andropausa.  Quindi? Il tuo endocrinologo potrà sicuramente aiutarti con preziosi consigli comportamentali e salutari, ma non sono sufficienti.  Soluzioni come l'orlistat a bassi dosaggi e i galenici? Oppure l’inserimento di una dieta detox e i pasti sostitutivi? Sono ottima idee, ma anche queste non bastano per sovrappeso, fame patologica e obesità.  La tendenza scientifica è di dosare i farmaci al minimo, usarli in intermittenza e variare le molecole tra di loro.  Una procedura complessa per lo specialista, che deve veramente conoscere bene sia il paziente che le terapie a disposizione, ma invece molto semplice per il paziente che deve semplicemente fare un controllo saltuario, mettere in pratica consigli basilari e praticare cicli veloci e programmati con il farmaco prescritto.